sabato 10 dicembre 2011

10 dicembre giornata internazionale per i diritti umani



La dichiarazione universale per i diritti umani (Pdf)


Il 10 dicembre 1948, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite proclamava la Dichiarazione universale dei diritti umani. Per la prima volta nella storia dell'umanità, era stato prodotto un documento che riguardava tutte le persone del mondo, senza distinzioni. Per la prima volta veniva scritto che esistono diritti di cui ogni essere umano deve poter godere per la sola ragione di essere al mondo. Eppure la Dichiarazione è ancora disattesa, perché ancora troppo sconosciuta.
Io con questo blog cercherò di renderla leggibile e interpretabile, grazie al molto materiale che si può trovare sul sito di di Amnesty International, per renderne noti la storia e i contenuti, grazie anche a questo mezzo.


(Tratto da Wikipedia)

Tra i diritti fondamentali dell'essere umano si possono ricordare, tra gli altri, il diritto alla libertà individuale, il diritto alla vita, il diritto all'autodeterminazione, il diritto a un giusto processo, il diritto ad un'esistenza dignitosa, il diritto alla libertà religiosa con il conseguente diritto a cambiare la propria religione, oltre che, di recente tipizzazione normativa, il diritto alla protezione dei propri dati personali (privacy).

Una grande affermazione dei diritti umani si ebbe dopo la fine della Seconda guerra mondiale con la costituzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) e con la redazione della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, siglata a New York nel 1948. Con questa Carta si stabiliva, per la prima volta nella storia moderna, l'universalità di questi diritti, non più limitati unicamente ai paesi occidentali, ma rivolti ai popoli del mondo intero, e basati su un concetto di dignità umana intrinseca, inalienabile, ed universale. La Dichiarazione riconosce tra le altre cose il diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza personale; al riconoscimento come persona e all'uguaglianza di fronte alla legge; a garanzie specifiche nel processo penale; alla libertà di movimento e di emigrazione; all'asilo; alla nazionalità; alla proprietà; alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; alla libertà di associazione, di opinione e di espressione; alla sicurezza sociale; a lavorare in condizioni giuste e favorevoli e alla libertà sindacale; a un livello adeguato di vita e di educazione.Un'ulteriore grande affermazione dei diritti umani si ebbe dopo la fine della Seconda guerra mondiale con la costituzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) e con la redazione della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, siglata a New York nel 1948. Con questa Carta si stabiliva, per la prima volta nella storia moderna, l'universalità di questi diritti, non più limitati unicamente ai paesi occidentali, ma rivolti ai popoli del mondo intero, e basati su un concetto di dignità umana intrinseca, inalienabile, ed universale. La Dichiarazione riconosce tra le altre cose il diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza personale; al riconoscimento come persona e all'uguaglianza di fronte alla legge; a garanzie specifiche nel processo penale; alla libertà di movimento e di emigrazione; all'asilo; alla nazionalità; alla proprietà; alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; alla libertà di associazione, di opinione e di espressione; alla sicurezza sociale; a lavorare in condizioni giuste e favorevoli e alla libertà sindacale; a un livello adeguato di vita e di educazione.

Da questo momento in poi il posto occupato dall’ONU nel processo di legittimazione e promozione dei diritti dell’uomo è fondamentale. Ma anche gli Stati membri del Consiglio d'Europa hanno fatto un ulteriore passo avanti attraverso una convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, firmata a Roma il 4 novembre 1950 ed entrata in vigore nel 1953. Tra le altre cose, la convenzione stabilisce che il godimento dei diritti da essa garantiti non è soggetto ad alcuna discriminazione fondata su ragioni di razza, lingua, religione, opinione pubblica, origine nazionale o sociale.

Da allora la nozione di Diritti umani si è estesa grazie a leggi e dispositivi che sono stati creati per sorvegliare e punire le violazioni di questi diritti. Citiamo alcuni avvenimenti quali pietre miliari di questo processo:

  • 1966: adozione da parte dell’ONU del Trattato internazionale sui diritti economici, sociali e culturali e del Convenzione internazionale sui diritti civili e politici.
  • 1967: creazione di meccanismi di inchiesta da parte della Commissione dell’ONU sulle violazioni dei diritti dell’uomo dei paesi membri.
  • 1991: primo incontro internazionale delle istituzioni nazionali di promozione e protezione dei diritti dell’uomo organizzata dalla Commissione nazionale consultiva dei diritti dell’uomo a Parigi sotto la supervisione delle Nazioni Unite.
  • 1993: adozione da parte dell’assemblea generale delle Nazioni Unite del Programma d’azione di Vienna, che accorda grande spazio alla democrazia ed allo sviluppo considerati come parte integrante dei diritti dell’uomo; il Programma chiama tutti gli stati membri a creare delle istituzioni nazionali che siano garanti dei diritti dell’uomo.
  • 2006: creazione del Consiglio dei diritti dell'uomo dell’ONU al momento dell’adozione da parte dell’Assemblea generale della risoluzione A/RES/60/251, il 15/03/2006.

Esistenza, validità e contenuti dei Diritti Umani continuano ad essere oggetto di dibattito sia in filosofia che nell'ambito delle cosiddette scienze politiche. Da un punto di vista giuridico, i Diritti Umani vengono definiti da convenzioni e leggi internazionali, ma anche dagli ordinamenti giuridici di numerose Nazioni. Va però altresì aggiunto che, secondo molti, la dottrina dei Diritti Umani va al di là delle singole leggi e forma le basi morali fondamentali per regolare l'ordine geo-politico.

Forse con questi propositi l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò


cliccare sull'immagine per vedere post del 2008

la Dichiarazione sul Diritto dei Popoli alla Pace con la risoluzione 39/11 del 12 novembre 1984, iscrivendo così la pace tra i diritti umani e dichiarandone la salvaguardia "un obbligo fondamentale per ogni Stato".

Il rapido progresso del rispetto dei diritti umani nelle nazioni cosiddette occidentali non ha avuto per molte ragioni un processo parallelo in tutto il mondo. Ancora oggi in moltissime regioni del pianeta lotte simili a quelle vissute in Europa e Nord America continuano a opporre tra loro oppressori e oppressi. È ironico pensare che proprio i popoli delle nazioni occidentali, avendo lungamente lottato per ottenere i propri diritti, vengano additati adesso quali responsabili almeno in parte dell’oppressione verso i popoli cosiddetti del "sud del mondo".


martedì 29 novembre 2011

Dalla violenza verso le donne ad una forza maschile libera dalla violenza


ATTI DEL CONVEGNO "dalla violenza verso le donne ad una forza maschile libera dalla violenza " che si è tenuto a Spinea a Novembre del 2010 -Assessorato alla cultura-
Citta di Spinea - Associazione Culturale Identità e Differenza Spinea


25 novembre 2011
GIORNATA INTERNAZIONALE ONU CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE



Venerdì 25 novembre l'assessorato della cultura del Comune di Spinea ha tenuto presso la sala emeroteca della biblioteca una conferenza di presentazione degli atti del Convegno che si è tenuto esattamente un anno fa e che aveva come titolo: "dalla violenza verso le donne ad una forza maschile libera dalla violenza".

In occasione della giornata internazionale Onu contro la violenza contro le donne, quest'anno l'assessorato alla cultura ha raccolto gli atti del Convegno e li ha pubblicati in un opuscolo che contiene gli interventi e i contributi dei relatori oltre al dibattito che ne è seguito.
Nel testo integrale degli atti raccolti e impaginati dall'Associazione Culturale Identità e Differenza, sono particolarmente interessanti i contributi della relatrice Marisa Guarneri Presidente della Casa delle donne maltrattate di Milano e dei relatori appartenenti alle associazioni: Maschile plurale e del Gruppo Uomini in Cammino di Pinerolo: Giacomo Mambriani e Beppe Pavan.
Apre il documento una prefazione di Loredana Mainardi Assessora alla cultura della Citta di Spinea.



Cliccando su una delle immagini del volumetto
si può aprire il file PDF con il documento intero

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tratto dal video " Dannato silenzio" - La prima causa di morte e invalidità permanente per le donne fra i 16 e i 45 anni in occidente e nel mondo è la violenza sunita da familiari o conoscenti. Violenze psicologiche e minacce, schiaffi, calci, pugni e strangolamenti e soffocamenti, stupri, ustioni chimiche, molestie, rapporti sessuali non desiderati o umilianti.
Tra 100 e 140 milioni di bambine, ragazze e donne hanno subito nel mondo una forma di mutilazione genitale.
Nel mondo ogni anno vengono stuprate 150 milioni di bambine e la maggior parte degli stupri proviene dal partner o dall'ambito familiare.
Nel mondo oltre il 90% delle violenze non è mai stata denunciata.
Il 44% di donne giudica le violenze subite semplicemente qualcosa di sbagliato.
In Italia la percentuale di donne che ha subito violenza sessuale più di una volta raggiunge il 78,7 per cento.
L'81,7% di donne che ha subito ricatti sessuali sul luogo di lavoro non ne parla, quasi nessuna delle vittime ha denunciato l'episodio alle forze dell'ordine.




domenica 17 luglio 2011

Villa MORELLI - GIACOMINI a Chiarano provincia di Treviso

Nella nostra ricca e opulenta terra del Veneto esistono bellezze architettoniche e ambientali che tutto il mondo ci invidia.
Non tutti sanno però che alcune di queste sono sconosciute ai più per il semplice motivo che sono abbandonate e lasciate andare al loro destino per mancanza di fondi per il restauro o peggio per incuria.
Una di queste bellezze architettoniche abbandonate è Villa Morelli- Giacomini a Chiarano (TV).



Due studenti della Facoltà di Ingegneria di Padova, Ines Inglese e Simone Franzin, ne hanno fatto oggetto di studio complementare nelle loro tesi di laurea che hanno presentato in sede di discussione a Padova il 13 luglio 2011.



Si tratta di un lavoro che ha analizzato lo stato di conservazione e recupero di quella che era una delle ville più importanti del periodo veneziano della zona dell’opitergino.

Vicino al Piavon, in località Magnadola si trova infatti la seicentesca villa Giacomini-Morelli, ora in stato di pietoso degrado insieme con il piccolo ed elegante oratorio che si intravede dalla strada.

Il terreno adiacente alla villa è stato vincolato per secoli alla Fiera di San Piero: probabilmente fu questa l’area dove si svolse per secoli l’antichissima fiera del legname che fluitava lungo il Piavon. La fiera spostata a Ponte di Piave nel 1300 quando il Piavon rimase quasi a secco.


Una curiosità che ne avvalora l'importanza storica della villa:






nella villa Giacomini-Morelli fino al 1964, fu conservato il cartone preparatorio del dipinto “Il Quarto Stato” di Giuseppe Pelizza da Volpedo, il dipinto più famoso al mondo, forse secondo solo alla Gioconda di Leonardo Il disegno a carboncino su tela, riproduce in grandezza naturale la donna che avanza con il bambino in braccio.
Il disegno fu restaurato a Firenze qualche anno fa, ora si trova presso la Fondazione Giacomini a Motta di Livenza.
(per chi volesse approfondire vi consigliamo il libro: "Prima della pittura, la donna con il bambino del "Quarto Stato" di Sergio Momesso - Ed. Prioritarie)

Brevi note su CHIARANO
La villa si erge nel comune di Chiarano in provincia di Treviso.

Sorge nella parte centro-orientale del territorio della provincia di Treviso, un centro di pianura, di origine antica, lungo il canale Piavon, tra Motta di Livenza, Cessalto, Salgareda, Ponte di Piave, Oderzo e Gorgo al Monticano.
Il toponimo, “ciarón” nella dizione dialettale, deriva dal latino CLARIUS con l’aggiunta del suffisso -anus.
I numerosi rinvenimenti archeologici testimoniano una continuità d’insediamento dal Mille a.C. circa fino all’epoca romana. Nel X secolo era sotto la giurisdizione del vescovo di Belluno, successivamente sorsero controversie sul suo possesso tra lo stesso vescovo di Belluno, Ezzelino il Balbo, la repubblica di Venezia e i trevigiani.
Questi ultimi ne furono gli effettivi possidenti nel XII secolo, come attesta la presenza di alcuni vassalli di Fossalta. Nel corso dei secoli, ha subito invasioni, carestie, e, soprattutto, la grande alluvione della fine del ’500, che causò profondi mutamenti nel sistema idrogeologico; questi eventi, in determinati periodi, spinsero gli abitanti ad abbandonare le proprie terre.
Questa terra ospitò famiglie importanti, quali i Da Coderta, I Corner, i Benzon e i conti Zeno, che avevano diversi possedimenti nella zona. La sua storia seguente non evidenzia avvenimenti di particolare rilievo.
Del patrimonio storico, si conservano numerosi edifici a carattere civile tra cui va segnalata la settecentesca villa Zeno, costruita su una proprietà dei Padri di San Pietro di Castello di Venezia; la villa Piovesana, con una facciata con stucchi policromi; infine, la villa Vascellari, della fine del Cinquecento.
Per quanto riguarda, invece, l’architettura religiosa va segnalata la presenza della chiesa parrocchiale di San Marco, che custodisce internamente un prezioso organo, e la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, che, oltre a conservare anch’essa un organo, presenta all’interno un pregevole affresco di Antonio Vassilardi, detto l’Alienese, allievo del Veronese.
In questa cornice nel diciassettesimo secolo viene edificata dai CORNER questa sontuosa villa, della quale però non si hanno notizie certe dell'architetto progettista e della precisa data di costruzione.La villa denuncia un chiaro impianto classico sia in pianta che in alzato i fronti principali sono scanditi da sette assi di finestre con interasse maggiore man mano che ci si allontana dall’asse di simmetria verticale il piano nobile e’ caratterizzato da una trifora centinata che si affaccia su un balcone in pietra d’istria sorretto da quattro mensole a sbalzo l’impianto classico e’ visibile anche all’interno del corpo padronale formato da un salone centrale passante su quattro stanze e scala principale ortogonale al salone e in mezzo a due delle quattro stanze nel corpo padronale tutti i piani sono risolti con il terrazzo alla veneziana lavorato con motivi floreali e geometrici al piano nobile i solai sono lignei e al piano nobile le travi lignee sono decorate da motivi geometrici policromiDagli atti notarili si sono desunte le famiglie che si sono susseguite nella proprieta’ della villa:

CORNER (sicuramente dopo il 1695 anno in cui Bianca Corner sposa Girolamo Antonio Morelli)
MORELLI ( fino al 1811 come confermato dal Catasto Napoleonico)
CRISTOFOLETTI (dal 1811 anno in cui i Morelli affittano la villa ai fratelli Cristofoletti)
(Perizia del 1812 stilata dal perito pubblico Francesco Molmenti sulla base della quale e’ stato effettuato il rilievo funzionale dello stato originario). COLOMBO (di cui non si sono trovate notizie )
GIACOMINI (dai primi del 1900 fino al 1983)

Il lavoro di studio svolto con minuziosa analisi dello stato di conservazione delle opere murarie e verifica statica delle fondazioni, delle travature dei solai e della copertura, si conclude con una vera proposta di recupero sostanziale della villa con la trasformazione d’uso della stessa a sede municipale, comando polizia locale e biblioteca.

Una proposta che potrebbe sembrare, al di là della concretezza dell'esigenza del recupero abitativo e la riconversione d'uso in destinazione di pubblica utilità, oltremodo impegnativa e coraggiosa.
Ma le soluzioni architettoniche adottate, la ragionevolezza del rispetto dei volumi, le tecniche di costruzioni propspetatte, ne fanno un progetto di restauro moderno, coraggioso e rivoluzionario rispetto ai canoni usuali finora adottati.

In allegato di seguito pubblichiamo alcuni stralci della presentazione delle due tesi da parte di Ines Inglese e Simone Franzin nella discussione della loro tesi di Laurea quinquennale in Ingegneria edile presentata all’Università agli studi di Padova il 13 Luglio 2011.

Per vedere le due tesi complementari cliccare sui collegamenti in formato pdf riportati di seguito:

pdf 1° parte - SIMONE FRANZIN - Villa Morelli in Chiariano - Indagni statistiche preliminari e progetto degli interventi di recupero e riuso strutturale.

pdf 2° parte - SIMONE FRANZIN - Villa Morelli in Chiariano - Indagni statistiche preliminari e progetto degli interventi di recupero e riuso strutturale.


Alcune immagini dei rendering della Villa Morelli così come proposto nel riuso della destinazione a Centro Civico con sede Municipale con annesso Comando di Polizia Locale e Biblioteca, nelle due tesi complementari di Laurea di Ines Inglese e Simone Franzin discusse il 13 luglio 2011.