domenica 28 settembre 2008

Ancora su Anna Politkovskaya


tratto dal Sito di Art.21

Per non dimenticare Anna

Due anni fa, il 7 ottobre 2006, Anna Politkovskaja, coraggiosa giornalista russa, è stata uccisa nella sua casa di Mosca. Era stata inviata decine di volte nel Caucaso e soprattutto in Cecenia, dove aveva denunciato i crimini commessi dall’esercito russo. Non ha mai giustificato il terrorismo ceceno e ha sempre invitato le due parti a dialogare, unico percorso possibile per una soluzione pacifica del conflitto.

Lei, armata solo di penna, è stata però assassinata. Chi ha sparato è ancora a piede libero, così come chi ha finanziato il gruppo di killer che l’ha uccisa, a soli 48 anni.

A questa donna straordinaria più di milleduecento cittadini e venti tra associazioni, fondazioni, comitati, consigli di zona, redazioni hanno chiesto che il Comune di Milano dedichi un albero nel Giardino dei Giusti di Milano sul Monte Stella.

Il Giardino dei Giusti è un luogo unico in Italia, nato per ricordare le figure morali che hanno avuto il coraggio di battersi per la difesa della dignità umana.

A pochi giorni dal secondo anniversario della sua morte, la festa democratica rende omaggio alla figura esemplare di Anna Politkovskaja.

venerdì 26 settembre 2008

In memoria di Anna Politkovskaja



Un Blog personale per dire quello che penso, era da tanto che l'avevo pensato.
A farmi decidere di realizzarlo però è stato un incontro.
Ci sono tante occasioni d' incontro nella vita.
Il mio è stato con un libro - Proibito parlare - che mi ha fatto conoscere una grande giornalista: Anna Politkovskaja.
Purtoppo ora non c'è più, la sua penna ha smesso di disturbare il manovratore, infatti è stata assassinata nell'ascensore di casa sua a Mosca il 7 ottobre 2006.
Le sue ide però non hanno smesso di vivere.
Nel mio piccolo vorrei accogliere l'appello fatto qualche mese fa dai suoi due figli, continuare a dare un senso alla sua vita, spesa per affermare la verità, leggendo e nel possibile far conoscere le sue parole e suoi pensieri.
Lei giornalista della Novaya Gazeta con i suoi articoli sulla Guerra in Cecenia e con le sue affermazioni sulla politica di Putin ha attirato l'attenzione di coloro che volevano farla tacere per sempre. Lei una dei pochi giornalisti in Russia che non temesse le pressioni e le minacce.
Forse riusciranno a catturare l'assassino ma non si troveranno mai i veri mandanti.