domenica 20 ottobre 2013

INNO ALLA VITA - Recital - Serata di voci e musica all'insegna della solidarietà







Una serata di voci e musica all'insegna della solidarietà, 



GIOVEDI' 24 OTTOBRE alle ore 20,45 AL Cinema Teatro

 Corso - Corso del Popolo, 30 Mestre. 






Dopo il successo di adesioni della prima edizione al Teatro 

Verdi di Padova, lo scorso 

Febbraio, ancora una volta l'infaticabile regista di eventi 

Anny Lazzari, assieme all'Associazione Veneziani nel 

mondo e all'Associazione Italiana contro le Leucemie 

Linfomi e Mieloma di Venezia e di Padova, 

 presenta INNO ALLA VITA seconda edizione, 

lo spettacolo di beneficenza a favore dell'Associazione

  Italiana contro le Leucemie Linfomi Mieloma.

 Il Recital con Alberto De Meis violinista, 

al pianoforte Roberto 

Rossetto il Coro Pueri Cantores del Veneto

diretto al pianoforte da Roberto Fioretto,

 Marco Chingari Baritono,

 testimonial Maurizio Fondriest

Flash moda atelier 'Daniela Sposa'

presenta Monica Milanesi.


Prenotazione biglietti e informazioni:
 Anny Lazzari 339 7909681 


 Associazione  Veneziani nel Mondo 041 2411908






domenica 6 ottobre 2013

VAJONT Mercoledì 9 ottobre 1963 ore 22,39 una tragedia annunciata


Mercoledì 9 ottobre 1963, alle ore 22,39, 300 milioni di metri cubi di roccia del Monte Toc si riversarono alla velocità di 90 km/h nel bacino artificiale della diga del Vajont.
Il lago artificiale conteneva 120 milioni di metri cubi di acqua e la frana, che era costituita da un volume di  massa rocciosa tre volte superiore alla quantità d'acqua, provocò un'onda d'acqua che scavalcò la barriera di cemento armato della diga per cento metri in altezza  riversandosi senza trovare ostacoli nella vallata distruggendo quasi completamente il paese di Longarone, cancellandolo anche

Come appariva Longarone prima del disastro

10 ottobre 1963, il giorno dopo la tragedia il paese era stato quasi completamente cancellato

parte dei piccoli villaggi che si trovavano confinanti. Nella parte a monte della diga l'onda ha spazzato via i villaggi che erano sulle sponde del bacino del comune di Erto e Casso.
L'ondata di acqua e fango ha cancellato i villaggi di Le Spesse, Pineda, Ceva, Frasègn, Il Cristo, San Martino, Marzana, Feè Fortogna e la parte bassa del paese di Erto.
Nella Valle del Piave saranno rasi al suolo scomparendo i paesi di Longarone, Pirago, Maè, Rivalta e Villanova. Il mare di fango ha anche danneggiato le abitazioni di Soverzene e Ponte nelle Alpi.
Il villaggio di Caorera del comune di Belluno fu distrutto dall'onda e furono allagate le abitazioni del quartiere di Borgo Piave a ridosso dell'omonimo fiume.
Rimasero uccise 1918 vittime (solo la metà furono riconosciute dai familiari), delle quali 1450 erano abitanti di Longarone, 158 di Erto e Casso, 109 di Codissago e Castelavazzano, 200 abitanti in altri Comuni.
La tragedia del Vajont venne citata nel corso della presentazione dei lavori dell'assemblea Generale delle Nazioni Unite a favore dell'anno internazionale della terra, nel 2008, come caso da manuale educativo quale "disastro evitabile", causato dalla insufficiente comprensione delle scienze della terra e come
" fallimento di ingegneri e geologi nel comprendere la natura del problema che stavano cercando di affrontare".

Come tutti sanno la diga, che in quegli anni e per lungo tempo ha detenuto il primato della diga più grande mai costruita, ha resistito all'impatto e allo scavalco e ora è ancora lì  testimoniare la superficialità,  l'assurda e colpevole spregiudicatezza di politici, tecnici, ingegneri e geologi che per meri scopi, a volte anche biechi personalismi, l'hanno  voluta e poi realizzata.
Per portare a termine il loro progetto, hanno di volta in volta, segretato, occultato studi pareri e relazioni contrarie, e pur sapendo il rischio che correvano le genti di quei paesi, hanno continuato dal 1926, quando la Sade (Società privata di proprietà di Giuseppe Volpi presentò al Ministero dei lavori pubblici la richiesta di costruzione) fino al giorno della tragedia, a portare avanti un progetto che non aveva i presupposti per essere un opera che garantiva la sicurezza della popolazione.

Poche e  inascoltate le voci che nel corso degli anni precedenti al disastro, si sono levate per denunciare i rischi che correvano le popolazioni.





Una di queste è stata quella di Tina Merlin, giornalista dell'Unità che con le sue inchieste aveva denunciato ripetutamente i pericoli legati alla costruzione della diga e per questo fu denunciata (1960) per 'diffusione di notizie false e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico' poi assolta dal tribunale di Milano nel 1974.
Tina Merlin la giornalista processata e assolta per gli articoli di denuncia  pubblicati sul quotidiano L'Unità

sabato 15 giugno 2013

31° SAGRA DEL GRASPO DE UA- Spinea - PER INCISO - stampe calcografiche di Rino Vincenzo Franzin - MOSTRA PERSONALE ANTOLOGICA


PRESENTAZIONE

Franzin Vincenzo, per tutti Rino, mi ha onorato chiedendomi le solite due righe di presentazione della sua prima mostra d’arte grafica.
Siamo a conoscenza dei suoi interessi nell’arte figurativa, disegni, con gli acquerelli, i quadri a olio e a tutte le altre espressioni interpretative : mancava la grafica, le acqueforti.
E’ venuto da noi, al Circolo Calcografico “3C”, con umiltà e disponibilità, accettando da subito tutti i suggerimenti per la realizzazione e l’esecuzione di un’opera grafica.
                          I risultati ci stanno dando ragione.
La “materia prima” cioè l’uomo, risponde al massimo ai consigli e alle indicazioni di volta in volta suggerite.
Ha compreso, immediatamente, che l’arte incisoria non è soltanto arte di meditazione ma arte dinamica.
La realtà che si vuole concretare deve assumere un rapporto intimo, confidenziale, con accenti nostalgici (p.e. le scene agreste) , o di solidarietà
(il cantiere abbandonato, senza lavoro…).
Rino, è legato tra l‘altro, a un forte impegno morale e umano anche per la città  in cui vive - Spinea: è un “uomo” a tutto tondo.

                                            Alberto Benvenuti
                                        Presidente “Circolo Cult.Calcografico” 3C - Mestre




Rino -  Vincenzo Franzin -
nasce a Mestre-Venezia nel 1956.
Nel periodo giovanile a Marghera dove ha vissuto i suoi primi 30 anni,  pratica da autodidatta il disegno 
e la pittura ad olio.

Nell'intreccio con l’impegno sociale e politico sperimenta anche la sua passione per la tecnica vignettistica del fumetto fino a quando nel  1988 si deve trasferire e per impegni  familiari  abbandona ogni
 pratica artistica per più di un decennio. 

Ricomincia poi nel 2004,  frequentando  fino al 2006 un corso per l'apprendimento della tecnica  dell'acquerello tenuto a Mestre dalla Professoressa Laura NARDO.

L’amore  per il disegno lo porta poi nel 2007 a  far parte del gruppo di "quelli del Circolo Calcografico 3C", partecipando ai corsi di calcografia e tecniche di incisione dei Maestri Alberto Benvenuti e Gianni Favaro.
Nel 2008, nel 2009  e nel 2011 partecipa al concorso di Nazionale di Grafica 
 Premio Mestre  - P. F. - PRO FESTIVITATE.

Ha partecipato all'esposizione con gli allievi del Circolo 3C alla mostra di grafica "Quelli del 3C giugno 2010 tenuta alla Galleria La Cella di Mestre.

Nel settembre del 2011 vince il primo premio della sezione di "incisione e grafica " della seconda edizione della Manifestazione "ArtinParco" a Spinea. 

Nell’aprile del 2012 partecipa ad una collettiva in occasione del  Riconoscimento ad Alberto Benvenuti del Premio Angeloni Torre di Mestre, alla galleria Torre di Mestre.     
  
Sempre ad aprile 2012 partecipa al Concorso “Un colore per la sicurezza” Inail Venezia al Centro Candiani di Mestre, a settembre partecipa ad una mostra collettiva “Quellki del 3C” a Spinea Graspo d’uva.    

A settembre 2012 vince il secondo premio della sezione di "incisione e grafica " della  terza edizione                          della Manifestazione "ArtinParco" a Spinea. 
                                                                                                                                                                                     
Partecipa a novembre 2012 all’esposizione di Pittura, scultura e grafica organizzata dalla Dott. Gabriella Niero alla Scoletta di San Zaccaria a Venezia.       

A Maggio del 2013 partecipa al 20° Concorso Nazionale d'arte a Mira "Premio Beppi Spolaor".

“Per Inciso” è il titolo della sua prima mostra "personale antologica" all'Oratorio  della Biblioteca Comunale di Villa Simion a Spinea che si tiene dal 21 giugno al 2 luglio 2013.