COSA VUOL DIRE ESSERE DI SINISTRA A SPINEA?
Cosa vuol dire oggi essere di sinistra?
Concepire il proprio orientamento politico non solo come una mera adesione ad una ideologia, ma come la principale indicazione di un modo di essere e di vivere.
In una società dominata dagli arrivisti e dai cortigiani dei potenti, molto spesso disposti a prostituirsi per una poltrona o per una prebenda, c'è ancora qualcuno che, con coraggio ed indipendenza, è capace di portare avanti le idee in cui crede, ancorchè sgradite ai centri di potere. Questo qualcuno, se disposto a seguire fino alla fine le sue verità e a combattere per esse, è di sinistra.
Dopo una breve ricerca su internet trovo questa semplice definizione, tratta da un blog di Carlo Dore Jr, mi ci soffermo, ci ragiono sopra e poi decido di condividerla.Applicata a qualsiasi argomentazione politica, per la sua spaventevole essenzialità, si interpreta e volendo, diventa apllicabile a qualsiasi situazione, vicina o lontana, nel quotidiano di ogni realta cittadina, sia essa di partecipazione alla vita di un'associazione, del sindacato, del quartiere, delle amministrazioni pubbliche, dal singolo consiglio comunale, agli ambiti più importanti, via via allargandosi.
Niente ideologie, linee politiche, correnti di pensiero, materialismo storico o rivoluzione.
Solo un lucido, sensato pensiero sui valori a cui vorrebbero riferisi tutti quei cittadini stanchi di essere spettatori impotenti del teatrino della politica, barricata dietro ai propri rituali ormai triti e ritriti, ma che nonostante siano retorici e stantii, vengono riperpretati sia nelle campagne elettorali, sia nelle mancate applicazioni delle stesse promesse/aspettative nell'applicazione all vita reale, sia esso in una piccola città, che nelle grandi istituzioni.
Nel nostro piccolo, a Spinea, stiamo drammaticamente assistendo allo scempio delle aspettative dei migliaia di elettori che hanno sostenuto il cambiamento e hanno creduto nella riconversione in chiave sostenibile del futuro di Spinea.
Dopo dieci anni di governo della giunta palazzinara guidata da Tessari i cittadini di Spinea hanno voluto dare fiducia alla politica della sinistra (PD e coalizione) che postasi come alternativa ha avuto il consenso della maggioranza degli elettori.
Una grande vittoria, un grande risultato, unico grosso comune ad andare in controtendenza e a stravincere sugli agguerriti avversari del centro destra, ma anche una grande responsabilità.
Fiducia ma mal riposta sembrerebbe, - a dirloa malincuore è uno che, candidato di Spinea rossoverde, al ballottaggio ha fortemente sostenuto la candidatura di Checchin, in controtendenza anche con tutti gli altri della propria lista.
Devo ammettere che venerdì abbiamo assistito all'ennesima umiliante prostrazione, nell'ennesimo Consiglio Comunale pro-palazzinari.
La notizia è balzata sui giornali locali, con titoli che impietosi mettono a risalto l'incongruenza.
Approvando ulteriori costruzioni di abitazioni, quale consecuzione del potere/volere della peggior politica della vecchia giunta, nel cosidetto Piano Norma 20, approvato anche con i voti della minoranza titolare di quel piano, (e vorrei anche vedere..), si è perpetuata la dipendenza di questa amministrazione allo stravolere del centro destra che, non solo apparentemente, ma materialmente, sta ancora governando.
Questo è quello che tutti percepiscono, ed è difficile, se non impossibile, dimostrare il contrario.
Unica voce in controtendenza della maggioranza è il rappresentante dell'IDV Alfono Delfino che oggi chiude la polemica, aperta in consiglio dallo stesso sindaco, che lo richiama al voto, definendo l'astensione non significativa con una dichiarazione ai giornali:
Vogliamo dire al Sig. Sindaco che il nostro voto di astensione deriva dal fatto di voler dare un segnale chiaro rispetto alla passata Amministrazione sull'edilizia e anche perchè sapevamo che era un iter a conclusione per il pn 20, una procedura quasi obbligata (vero in parte, si potevano chiedere delle modifiche migliorative, come gli spazi a verde pubblico per esempio), comunque noi dell'IDV non sentiamo la necessità di nuovi appartamenti a Spinea. Ribadiamo che sosteniamo e sosterremo questa Amministrazione in quanto non ha alternativa o paragoni con quella precedente. Ma se il Sindaco ci invita a votare contro, piuttosto che astenerci (ritenendo comunque che c'è una bella differenza fra i due comportamenti), vogliamo ricordare che possiamo sempre farlo con i prossimi provvedimenti che non ci convincono, se Lui preferisce questo?
Ecco perchè quella frase iniziale su cosa significa essere di sinistra mi ha colpito, perchè interpreta quello che un solo consigliere (nella attuale maggioranza che si definisce di sinistra) ha messo in pratica:
2 commenti:
In generale io credo che l'amministratore, e comunque coloro i quali hanno ricevuto l'investitura da parte della collettività, debbano essere capaci di ascoltare prima di decidere.
Ascoltare non il palazzo, non chi propone, non gli accordi, magari di partito, bensì l'uomo qualunque, quello che si indica come "uomo della strada".
L'errore, che spesso la politica commette è quello di sentirsi autoreferenziale, interfacciandosi solo con gli addetti ai lavori, chiudendosi in un circolo chiuso dimenticandosi da dove trae legittimità e legittimazione l'incarico di amministratore, e per cosa e per come questo è stato conferito.
Tutto questo introduce il rischio di allontanare dalla politica la gente perbene, spesso condannandola a chiudersi dietro facili sttereotipi, del tipo " i politici sono tutti uguali, gli interessa solo la carega!.
In questo caso un plauso va dato ad Alfonso Delfino, che ha saputo rispondere alla sua coscienza, ai valori che esprime il suo Partito, senza lasciarsi condizionare dal vincolo di maggioranza, scrivendo una bella pagina di democrazia.
Per ultimo ritengo che non è possibile pensare che, in nome del "vincolo di maggioranza", si debba per forze di cose digerire anche l'indigeribile.
E' pur vero che la politica è alchimia, ma una ramazzata di tanto in tanto "nell'antro della strega" non è che faccia male; anzi....|
Questo segnale rappresenta di per se una garanzia di democrazia ulteriore per la cittadinanza.
Innanzi tutto voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto e continuano a farlo. Senza il vostro aiuto avrei già mollato.
Ma voglio ricordare che un solo delfino in mezzo ad un branco di squali non ha speranza, ed è per questo che chiedo a tutte quelle persone circondate da arrivisti e opportunisti, di concentrare le forze, in modo da avere qualche possibilità in più per sopravvivere in questo mare infestato di squali e verdesche.
Alfonso
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