mercoledì 14 gennaio 2009

Manifestazione contro i massacri di Gaza a Venezia


Chi c'era sabato pomeriggio a Venezia ha vissuto un'atmosfera di rabbia e di tristezza assieme. Non c'era la solita aria di festa che pervade le variopinte manifestazioni di sinistra. I colori erano forti, del sangue e della disperazione delle foto delle vittime dei massacri che l'esercito israeliano sta compiendo a Gaza, esibite con dignità e forza d'animo dai numerosi palestinesi presenti.
E' la prima manifestazione in provincia di Venezia contro il massacro che si sta svolgendo contro la popolazione palestinese. Fortemente voluta dalla comunità araba presente nel Veneto, è stata pensata a Venezia proprio perchè questa città ha sempre rappresentato per l'Europa una porta verso il medio oriente. Venezia città di pace che porta in se questo messaggio e che ha accolto più di 400 persone nonostante la temperatura rigida e le uova che un veneziano -filo israeliano- ha vigliaccamente tirato da una finestra, sulle teste dei partecipanti.
I disobbedienti, meno di una decina, bardati in assetto da rivolta (cappuccio e sciarpa), hanno tappezzato le mura ai bordi del percorso con dei manifesti che indicavano i nomi delle marche, invitavando al boicottaggio dei prodotti israeliani, (cosa peraltro gridata e richiesta dai numerosi palestinesi presenti al corteo).

Devo ammettere che a parte i contenuti dei manifesti condivisibili, che hanno attaccato ogni 50 metri con impegno e metodologia, i loro modi aggressivi e minacciosi, hanno rischiato di compromettere la manifestazione pacifica, disattendendo la richiesta della delegazione di arabi palestinesi, che alla partenza avevano espresso il desiderio di fare una manifestazione pacifica.
Infatti i numerosi poliziotti in borghese erano impegnatissimi a riprendere e ad osservare da vicino i giovani dei centri sociali, e per poco si è sfiorato l'incidente, all'inizio e durante il percorso. La manifestazione comunque si è svolta, nonostante questa pesante presenza di poliziotti in borghese, del tutto disinteressati al corteo, ma fortemente attratti dai giovani disobbedienti, pacificamente.
Partenza alle 15.00 dal nuovo ponte della Costituzione, dopo una breve sosta davanti alla Rai in campo san geremia e in campo San Bartolomio, è giunta in Campo Santa Margherita dopo circa due ore, dove a conclusione ci sono stati alcuni interventi che tra gli altri, hanno annunciato un incontro lunedì 12 in sede del consiglio di quartiere di Marghera, sempre promosso dalla Comunità Araba di Venezia.

Il senso di questa manifestazione sta tutto nella solidarietà (unica cosa che si riesce a fare) e nella forza e coraggio a resistere che quel popolo riesce a trarre , nonostante tutto il mondo, anche la diplomazia, si sono girati dall'altra parte, per loro è importante sapere che anche in Italia c'è qualcuno che si indigna e che protesta, nonostante la cattiva informazione e la copertura e mistificazione che il governo filo isareliano stà facendo di questo ignobile massacro.

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