Oggi sentendo la dichiarazione di Gasparri in tutte le edizioni dei TG ancora una volta mi sono vergognato di essere italiano.
Come si può ancora tollerare un atteggiamento così ipocrita e poco rispettoso della vita umana e della considerazione dei diritti di un milione e mezzo di persone strette in un fazzoletto di terra che è la striscia di Gaza, affamati, bombardati e attaccati senza nessuna via di scampo.
Mentre in tutto il mondo si levano proteste e l’attacco israeliano viene definito un vero e proprio GENOCIDIO, esponenti del nostro governo si limitano a dire agli “amici” israeliani che è loro sacro santo il diritto di difendersi con l’invasione via terra e gli attacchi aerei, semmai se possibile, di evitare attacchi alle persone civili. Come se facessero finta di ignorare ciò, che secondo fonti mediche a Gaza, questi attacchi hanno provocato dal 27 dicembre: 512 morti - fra cui 87 bambini - e circa 2.500 feriti.
Oggi ho inutilmente cercato nei telegiornali e nel web cosa di concreto la diplomazia sta facendo per risolvere questa crisi e ho riassunto alcune notizie dal sito dell’ANSA.
Persino il Papa si è espresso fortemente determinato a chiedere la cessazione dei massacri, mentre l’Onu e la Ue sembrano impasticcati su mezze frasi sbascicate e senza capo né coda.
Il nostro governo appoggia la farsa della legittimità del diritto di difesa e chiede solo di risparmiare i civili, vadano pure avanti coi panzer, mentre l’opposizione giudica inadeguata la posizione del Governo. Nel frattempo in tutto il mondo si stanno facendo manifestazioni di protesta, ma di questo non si sa niente, perché le televisioni non hanno riportato nessuna immagine.
Alla fine di questo posto troverete il link con le immagini delle Manifestazioni in Italia e in tutto il mondo, tratto dal sito dell’Ansa.
Ecco un riassunto delle dichiarazioni (ogni commento è superfluo)
Fonte ANSA (www.ansa.it)
CITTA' DEL VATICANO - Basta, fermatevi: Papa Benedetto XVI ha implorato oggi Israele ed Hamas di porre "immediata fine" al "tragico" conflitto nella Striscia di Gaza, ed ha chiesto "giustizia e pace" per la Terra Santa. Quello del Pontefice doveva essere un Angelus domenicale dedicato esclusivamente a riflessioni sul significato cristiano del Natale, spesso coperto dal "frastuono" delle corsa ai regali e dal consumismo. Le notizie drammatiche da Gaza, l'escalation di guerra con l'invasione terrestre dell'esercito israeliano nella Striscia abitata da più di un milione e mezzo di palestinesi, hanno imposto - all'ultimo momento e con una decisione concordata con la Segreteria di Stato vaticana - una scaletta diversa per il discorso di Ratzinger che si è rivolto esplicitamente ai "responsabili di entrambi i fronti, israeliano e palestinese" per chiedere di far tacere le armi.
O.N.U - Le Nazioni Unite sono quasi irritanti nella loro lentezza e impossibilità di arrivare ad un punto di equilibrio possibile e concreto e le riunioni al Palazzo di vetro seguono ormai una sonnolenta liturgia che si conclude immancabilmente con un veto di qualcuno e con il nulla decisionale.
U.E. - L'Unione Europea conferma che una politica estera comune non é più soltanto un sogno, ma ormai un'utopia apparentemente irrealizzabile. Di più, i 27 sembrano quasi non fidarsi l'uno dell' altro e la ricerca - ancora una volta a parole - di una posizione univoca sembra un esercizio nel quale in pochi continuano a credere. Certamente non la nuova - euroscettica - presidenza ceca che in poche ore ha fatto del suo meglio per mandare all'aria le buone cose fatte nel semestre di presidenza francese.
U.S.A. -Gli Stati Uniti assistono muti e assenti alla battaglia di Gaza con un presidente in uscita che mai si è davvero interessato del cuore del problema mediorientale, distratto da altre guerre (quelle in Iraq e Afghanistan) e un altro, quello eletto, che non vuole prendere posizione, come però ha fatto per altre questioni, come la crisi economica.
LEGA ARABA - La Lega araba vive ormai fuori dal tempo e dallo spazio e pensa soprattutto agli equilibri interni e alle lotte intestine con la magggior parte dei suoi membri sunniti che guardano con timore alla crescita di Hamas soprattutto perché vedono in questo movimento la punta di un possibile espansionismo sciita guidato da Teheran.
Il risultato di tutto questo è che le iniziative diplomatiche messe in piedi in queste ore per provare a fermare la guerra a Gaza non sembrano avere la forza e lo spessore necessari per poter arrivare al risultato, per poter costringere israeliani e palestinesi e fermare le armi. Sicuramente, prima o poi, si arriverà ad un cessate-il-fuoco di qualche tipo, ma l'impressione è che a dettare i tempi, ancora una volta, saranno i due contendenti in funzione dei propri interessi e esigenze e non certo una pressione internazionale coordinata, al momento ancora molto debole.
OPPOSIZIONE - "Particolarmente inadeguato". Il secco giudizio di Walter Veltroni sull'operato del ministro degli Esteri Franco Frattini dà la stura a un nuovo scontro tra opposizione e maggioranza, questa volta sull'atteggiamento assunto dal governo italiano rispetto alla crisi di Gaza. Uno scontro che il leghista Calderoli bolla come "squallido". Il segretario del Pd chiede al governo di muoversi "per un immediato cessate il fuoco"; fa appello per "un immeditato aiuto umanitario alle popolazioni civili" e perché "la parola torni all'iniziativa politica".
IL GOVERNO ITALIANO - Pronta la replica di Frattini: "mi permetto di dire che non vedo contraddizione tra riconoscere il diritto di Israele all'autodifesa e al tempo stesso dire ad Israele, da amici, che gli attacchi contro persone innocenti vanno assolutamente evitati".
"Forte preoccupazione ed apprensione per la sorte di tanti civili innocenti", ma sostegno al diritto all'autodifesa di Israele dopo la "grave ed irresponsabile" violazione della tregua da parte di Hamas. Contatti aperti per valutare la possibilità di una riunione tra le parti in Italia. Questa è la linea del Governo italiano anche dopo l'inizio dell'offensiva di terra israeliana a Gaza. E' toccato al ministro degli Esteri, Franco Frattini, fare il punto della situazione attraverso una nota della Farnesina che indica come la diplomazia italiana in queste ore stia lavorando per un cessate il fuoco rendendo pubblica la sua disponibilità ad ospitare una riunione tra le parti. Una "sede di dialogo a Lega araba, Autorità Palestinese e Governo israeliano affinché definiscano assieme un percorso capace di isolare definitivamente l'estremismo", recita il comunicato della Farnesina.
Ecco le foto delle manifestazioni pro Palestina e contro l'attacco definito un GENOCIDIO.
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